La via della Speranza
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Davide: Si arriva tardi e ci si
sveglia con calma: colazione calda (ovviamente) col fornelletto, anche se siamo
in un Auberge, il
rito del carico del bagaglio, la vestizione e via a cercare acqua e benzina per
la giornata.
Dopo un breve pausa per togliere la salsedine dell’oceano (da veri fighetti curamoto), attraversiamo una città che si prepara a tre giorni di festa. Ad ogni angolo, fuori da ogni casa c’è una famiglia che sgozza una capra: il traffico è da delirio (come sempre), e questa visione pseudo-apocalittica di sangue per le strade e di animali sgozzati ogni dove produce un senso di disagio. Meglio incamminarsi velocemente in direzione di Nema, 1.200 km più a est.
Dopo un breve pausa per togliere la salsedine dell’oceano (da veri fighetti curamoto), attraversiamo una città che si prepara a tre giorni di festa. Ad ogni angolo, fuori da ogni casa c’è una famiglia che sgozza una capra: il traffico è da delirio (come sempre), e questa visione pseudo-apocalittica di sangue per le strade e di animali sgozzati ogni dove produce un senso di disagio. Meglio incamminarsi velocemente in direzione di Nema, 1.200 km più a est.
Forse siamo maniaci ma, Africa o non Africa, dopo la corsa sul bagnasciuga una lavata ci vuole! |
La via della speranza... 1000 Km esattamente uguali a questo |
Un lunga striscia di asfalto attraversa la Mauritania da Est a Ovest: è la
"via della speranza". Lontana dai nostri canoni di sicurezza, è tuttavia una
strada di grande importanza ed è ben tenuta; a giudicare dagli animali morti al
lato della strada (impressionante: uno ogni 50 - 100 m) il pericolo più grave è
quello di andare a sbattere contro un dromedario, una mucca o un asino che
attraversi la strada. È di una noia mortale: è tutta dritta e il paesaggio è
piatto e alquanto monotono, e come sempre il vento alza polvere e sabbia, tanto
che spesso sembra di viaggiare nella nebbia nostrana. Non
lascia ricordi particolari, si percorre questa strada per arrivare ad una meta,
che sia il mare in un verso o Nema dall’altro. Quasi tutti quelli che vanno in
Mali passano di qui, ciononostante il traffico è nullo. I villaggi si incontrano
ogni 200 km e bisogna fare bene i conti con la benzina, considerato anche che la
Mauritania viaggia al 90% a gasolio e la maggior parte dei distributori non
hanno altro.
Rotolano senza sosta i Desert sull’asfalto: 270 km, Aleg. 400, Sangarafa. Asfalto, vento. Ancora animali morti a lato della strada: di alcuni rimane qualche osso come ricordo, altri sono gonfi come mongolfiere. Ecco a cosa serve il vento: almeno non c’è puzza... A ogni buco di paese, all’ingresso e all’uscita, il controllo della polizia: escono da baracche a lato della strada e ti chiedono ogni documento possibile.
In mezzo ai paesi i bambini si voltano a guardarci, quasi tutti salutano eccitati, molti ci incitano a sgasare o impennare (fallo te con questa bestia carica come un mulo!), qualcuno, ogni tanto, ci sputa contro... E poi la domanda di rito, quella che TUTTI ci hanno fatto: ‘Le Rallye?’ No. Non facciamo la Dakar, siamo qui per turismo... Per loro quasi inconcepibile.
Rotolano senza sosta i Desert sull’asfalto: 270 km, Aleg. 400, Sangarafa. Asfalto, vento. Ancora animali morti a lato della strada: di alcuni rimane qualche osso come ricordo, altri sono gonfi come mongolfiere. Ecco a cosa serve il vento: almeno non c’è puzza... A ogni buco di paese, all’ingresso e all’uscita, il controllo della polizia: escono da baracche a lato della strada e ti chiedono ogni documento possibile.
In mezzo ai paesi i bambini si voltano a guardarci, quasi tutti salutano eccitati, molti ci incitano a sgasare o impennare (fallo te con questa bestia carica come un mulo!), qualcuno, ogni tanto, ci sputa contro... E poi la domanda di rito, quella che TUTTI ci hanno fatto: ‘Le Rallye?’ No. Non facciamo la Dakar, siamo qui per turismo... Per loro quasi inconcepibile.
Nicola: 750 km, Kiffa, pomeriggio inoltrato. Il piano originale prevede di proseguire fino alla fine della Via della Speranza, dove comincia la pista Nema-Tidjikja. Un punto interrogativo: 800 km di sabbia infernale che non possiamo percorrere da soli, se non altro per la mancanza di rifornimenti lungo il percorso. Abbiamo discusso a lungo sull'opportunità di provare quella pista, io sono scettico, preferirei seguire la più breve Kiffa-Tidjikja, risparmiandoci fatica, rischi, soldi per il noleggio di un pickup e per una guida, e giorni che potremmo usare per visitare meglio le oasi della regione di Atar. A Davide non andrà mai giù l'idea di essere arrivato fin lì e di rinunciare anche solo a provare la pista più difficile -e forse affascinante- della Mauritania... ed infatti non siamo finora riusciti a prendere una decisione che ormai non si può rimandare.
In ogni caso la mitica Michelin 953 riporta 500 km di fuoristrada tra Kiffa e Tidjikja.
Anche con questo taglio, non ce la possiamo fare senza un pickup che ci porti la
benzina... quindi tanto vale provare a cercare una guida qui a Kiffa e negoziare
le condizioni per entrambi i tragitti: non avendo indirizzi, proviamo a chiedere
informazioni....
L'auto del nostro cicerone di Kiffa |
D: Se vi capiterà di fare un viaggio così noterete che, se chiedete aiuto,
tutti vorranno presentarvi lo zio, il cugino, il fratello: non troverete mai la
figura che cercate al primo colpo, ma per i locali l’occasione di fare da
intermediari è sempre troppo ghiotta, e accampare qualche legame di parentela
rende tutto più veritiero. E allora basta chiedere al primo sconosciuto e
crederete di avere incontrato la persona giusta: casualmente suo cugino sarà la
figura che state cercando...
‘Posso salire sulla moto?’. Franco, hai una macchina che sta insieme per
miracolo, non ha neanche il motorino d’avviamento e chissà a casa di quanti
parenti ci dovrai portare prima di azzeccarci: ‘salta su...’
Viuzze strette, ormai buie: dall’asfalto all’immondizia. L’asfalto è riservato solo alla strada principale. Nelle strade interne probabilmente sotto lo strato di rifiuti ci sarà sabbia o terreno troppo polveroso, quindi a loro andrà meglio così: meglio l’immondizia solida piuttosto che la polvere, e poi così le capre trovano sempre un po’ di plastica da sgranocchiare!
Viuzze strette, ormai buie: dall’asfalto all’immondizia. L’asfalto è riservato solo alla strada principale. Nelle strade interne probabilmente sotto lo strato di rifiuti ci sarà sabbia o terreno troppo polveroso, quindi a loro andrà meglio così: meglio l’immondizia solida piuttosto che la polvere, e poi così le capre trovano sempre un po’ di plastica da sgranocchiare!
N: Siamo sfortunati: la guida che il nostro cicerone conosce è
fuori città , in compenso salta fuori un'attempato signore dal fare serio
disposto ad accompagnarci col un pickup, peraltro piuttosto scassato. Davide gli
propone direttamente la Nema-Tidjikja, con la scusa che "così vediamo se ha
le palle, poi al limite facciamo solo la pista breve, ma se non è neanche è
disposto a fare quella impegnativa vuol dire che non ci si può fidare..."
Ormai siamo attorniati da curiosi, così ci dividiamo i compiti: io resto a intrattenerli ed a tenere d'occhio moto e bagagli, mentre il socio si chiude in macchina con la sedicente guida a negoziare le condizioni. Mi dico eheh, ora Er Gallo se lo intorta, lui è un maestro... Invece, escono dopo quaranta minuti buoni, senza aver concluso nulla.
Ormai siamo attorniati da curiosi, così ci dividiamo i compiti: io resto a intrattenerli ed a tenere d'occhio moto e bagagli, mentre il socio si chiude in macchina con la sedicente guida a negoziare le condizioni. Mi dico eheh, ora Er Gallo se lo intorta, lui è un maestro... Invece, escono dopo quaranta minuti buoni, senza aver concluso nulla.
D: Corre veloce il tempo, ma di una guida neanche l’ombra. Forse domani mattina,
intanto il nostro nuovo amico ci consiglia un "buon" auberge, ovviamente di un parente... Consiglia,
consiglia, che a portarti a zonzo per la cittadina abbiamo fatto il primo buco
alla ruota dietro: dopocena assicurato.
All’ingresso della città c’era un campeggio che forse garantiva uno standard migliore, ma con la ruota bucata tanto vale fermarsi qui. Niente acqua e una sola stanza. Una sola per tutto l’"albergo". È libera, e a ben guardare si capisce perchè. Una stanza con 2 materassi per 35 euro, ma non siamo così stupidi e di botto si scende a 12. Di meno proprio non si riesce: affare fatto. Noi non saremo stupidi, ma lui è di sicuro più intelligente! Se non altro è compresa la porta scardinata per fare entrare le moto...
Metti la moto in cortile, scarica i bagagli che si mangia qualcosa... Contrordine, la cucina non c’è, non c’è neanche il ristorante nei paraggi di cui il nostro cicerone ha decantato la deliziosa cucina: chiuso da tempo immemore. Tira fuori il fornelletto, che uno cucina una bella minestrina e l’altro ripara la camera d’aria. Rendez-vous con l’autoctono al mattino per continuare la ricerca di una guida.
All’ingresso della città c’era un campeggio che forse garantiva uno standard migliore, ma con la ruota bucata tanto vale fermarsi qui. Niente acqua e una sola stanza. Una sola per tutto l’"albergo". È libera, e a ben guardare si capisce perchè. Una stanza con 2 materassi per 35 euro, ma non siamo così stupidi e di botto si scende a 12. Di meno proprio non si riesce: affare fatto. Noi non saremo stupidi, ma lui è di sicuro più intelligente! Se non altro è compresa la porta scardinata per fare entrare le moto...
Metti la moto in cortile, scarica i bagagli che si mangia qualcosa... Contrordine, la cucina non c’è, non c’è neanche il ristorante nei paraggi di cui il nostro cicerone ha decantato la deliziosa cucina: chiuso da tempo immemore. Tira fuori il fornelletto, che uno cucina una bella minestrina e l’altro ripara la camera d’aria. Rendez-vous con l’autoctono al mattino per continuare la ricerca di una guida.
Mauritania 2006: Stage 2
31 Dicembre 2006
Percorso: Nouakchott - Kiffa (621 km)
31 Dicembre 2006
Percorso: Nouakchott - Kiffa (621 km)