Equipaggiamento
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Un buon equipaggiamento è fondamentale per la riuscita del viaggio e per fronteggiare eventuali inconvenienti. Viaggiando in autonomia, senza nessun supporto, bisogna munirsi di qualsiasi cosa necessaria per fare campo, e per affrontare eventuali riparazioni ed imprevisti. Questa necessità genera qualche apprensione per chi prepara un viaggio per la prima volta - e tra l'altro lo spinge, quasi invariabilmente, a caricarsi di un sacco di roba che si rivelerà poi superflua.
Ecco quindi un elenco ragionato del materiale che utilizziamo nei nostri viaggi, ricordando che la regola più importante è portarsi dietro meno cose possibile!
Ecco quindi un elenco ragionato del materiale che utilizziamo nei nostri viaggi, ricordando che la regola più importante è portarsi dietro meno cose possibile!
Indice
Attrezzi e Ricambi
Ognuno di noi porta con sé tutti gli attrezzi necessari per ogni eventuale riparazione:
Alcuni attrezzi più ingombranti o meno critici sono condivisi per ridurre lo spazio:
Ricambi specifici per l'Africa Twin XRV750
Su questa moto collaudatissima i difetti sono ben noti. Per sicurezza ci portiamo come ricambio:
Ci sono alcuni ricambi "classici" che abbiamo smesso di portare, almeno nei viaggi più brevi:
- set completo di tutte le chiavi, cacciaviti e brugole di buona qualità (non quello a corredo) necessarie per propria moto
- pinze
- forbici da elettricista
- pezzo di lama di seghetto (tagliato da una lama da 300 mm per occupare meno spazio)
- resina epossidica in pasta
- nastro americano
- fascette di varie misure
- filo di ferro
- minuteria varia (bulloni, dadi, rondelle di varie misure, maglie catena etc.),
- pezzi di cavo elettrico, fusibili di ricambio
- Faston da crimpare maschi e femmina - nel caso di problemi con connettori (ci è capitato!!)
- filtro benzina di ricambio (per l'XRV; nel CRF il filtro è dentro al serbatoio)
- attrezzi per la riparazione delle camere d'aria (vedi sotto).
Alcuni attrezzi più ingombranti o meno critici sono condivisi per ridurre lo spazio:
- pinza a pappagallo
- corda per traino (per risparmiare spazio si può prendere qualche cinghia di fissaggio in più; vengono comunque utili per il bagaglio)
- pezzo di tubo per travasare benzina
- attrezzo per smagliare/rivettare la catena (ma dato che pesa ed occupa un sacco di spazio in generale non lo portiamo, se partiamo con un trittico nuovo o in buono stato).
Ricambi specifici per l'Africa Twin XRV750
Su questa moto collaudatissima i difetti sono ben noti. Per sicurezza ci portiamo come ricambio:
Ci sono alcuni ricambi "classici" che abbiamo smesso di portare, almeno nei viaggi più brevi:
- Pompa benzina: punto debole della vecchia Africa Twin, oggi preferiamo revisionare la pompa prima di partire verificando l'usura delle puntine ed eventualmente sostituendole, anche perché il kit ricambio costa poco ed è facile da installare.
- Regolatore di tensione: non portiamo il ricambio avendo sostituito l'originale con uno MOSFET Shindengen FH020AA, più affidabile, che tra l'altro è lo stesso installato di serie sulla CRF. Attenzione - quelli che si trovano in vendita a poco prezzo su Amazon, ebay ecc. sono dei cloni di bassa qualità , come spiegato in questo video! Evitare accuratamente. In caso di acquisto accertarsi che si tratti esclusivamente di un regolatore originale Shindengen, come p.es. questo (oppure questo, che include anche i connettori).
- Cavo frizione: allo stesso modo non portiamo il ricambio (lo ispezioniamo, ingrassiamo e sostituiamo se necessario prima della partenza)
- Leve freno e frizione: invece di portare i ricambi utilizziamo il trucco di forare le leve un po' prima della metà in modo che se proprio si devono rompere lo facciano in quel punto, restando ancora utilizzabili.
Riparazione gomme
Montare le mousse non è una buona idea per percorrenze molto lunghe che possono includere anche trasferimenti su asfalto: finirebbero per squagliarsi. Convertire i cerchi a tubeless può essere una soluzione: una miniera di informazioni al rguardo è la pagina dedicata del blog di Chris Scott. A noi questa soluzione non piace perché non è raro bollare i cerchi attraversando qualche sassaia, perdendo la tenuta del tubeless.
Quindi restiamo fedeli alle camere d'aria, con cui però le forature e pizzicate vanno messe in conto.
Per le riparazioni sono fondamentali quindi, per ogni moto:
Le bombolette ripara gomme tipo FAST si possono tranquillamente lasciare a casa: con la camera d'aria funzionano solo per fori molto piccoli (tipo spina di acacia), altrimenti oltre a non funzionare riempono gomma e copertone di schiuma; inoltre si possono utilizzare una volta sola, occupano spazio, e rischiano di esplodere nel bagaglio imbrattandolo tutto.
Quindi restiamo fedeli alle camere d'aria, con cui però le forature e pizzicate vanno messe in conto.
Per le riparazioni sono fondamentali quindi, per ogni moto:
- Leve smontagomme: la dimensione ideale è 300 mm; leve più lunghe occupano troppo spazio. Due leve, invece delle classiche tre, sono assolutamente sufficienti per chi ha un po' di pratica.
- Camere d’aria di ricambio (1 ant. e 1 post.). Utilizziamo di preferenza camere rinforzate da 3 mm, anche se per risparmiare spazio a volte portiamo camere normali come ricambio. Abbiamo provato anche camere da 4 mm, ma ripararle è più difficile (le toppe non tengono) e quando si sostituiscono occupano troppo spazio nei bagagli.
- Kit riparazione camere (tip-top+mastice).
- Pompa a mano da bicicletta: le bombolette di CO2 occupano spazio e finiscono subito, le pompe elettriche sono troppo ingombranti e vanno mantenute cariche.
- Utile anche un manometro tascabile; quelli economici in plastica venduti da Auchan o simili vanno bene visto che sono leggerissimi e non è un problema se si rompono o perdono (controllare però che siano tarati correttamente rispetto al manometro che usate normalmente).
Le bombolette ripara gomme tipo FAST si possono tranquillamente lasciare a casa: con la camera d'aria funzionano solo per fori molto piccoli (tipo spina di acacia), altrimenti oltre a non funzionare riempono gomma e copertone di schiuma; inoltre si possono utilizzare una volta sola, occupano spazio, e rischiano di esplodere nel bagaglio imbrattandolo tutto.
Benzina
Al serbatoio originale dell’XRV (24 l) sono affiancati due serbatoi posteriori in alluminio semi-artigianali con una capienza complessiva di circa 12 l.
Per il CRF, in cui il serbatoio originale è di solo 18 l, abbiamo montato due serbatoi aggiuntivi Acerbis da 5 l (cod. 0002685) sul lato sinistro, collegati allo sfiato del serbatoio principale, come descritto qui.
Per il CRF, in cui il serbatoio originale è di solo 18 l, abbiamo montato due serbatoi aggiuntivi Acerbis da 5 l (cod. 0002685) sul lato sinistro, collegati allo sfiato del serbatoio principale, come descritto qui.
Materiale da campo
Dormire decentemente è assolutamente essenziale per il successo del viaggio, e per questo non rinunciamo ad avere una tenda a testa. Deve essere leggera e molto compatta quando è piegata. Esistono molte tende “da escursionismo” leggere e compatte, ma spesso sono fatte “a tunnel” e quindi non stanno su da sole senza picchetti: uno svantaggio se si deve dormire su fondi rocciosi o sulla sabbia. Per questo restiamo fedeli alle classiche tende “a igloo”. Per le nostre tipiche destinazioni la tenuta a forti piogge non è essenziale; il parametro più importante nella scelta è sicuramente la dimensione della tenda una volta ripiegata. Per farci capire, una tenda del tipo di questa.
Fondamentali inoltre:
Tuttavia sulle piste e nei campi bisogna poter essere indipendenti. Ci portiamo quindi da casa un po' di provviste:
Colazione abbondante, perché a pranzo sulle piste mangiamo “al volo” frutta secca e le monoporzioni. A cena cuciniamo le zuppe o risotti liofilizzati, ma solo se se abbiamo acqua a sufficienza.
Utensili da cucina:
Fondamentali inoltre:
- Un buon sacco a pelo invernale. Anche nel deserto la notte le temperature possono scendere parecchio, anche sotto zero. Più di una volta, sugli altopiani del Marocco, ci siamo svegliati con l'acqua delle borraccie ghiacciata... Ci siamo stancati in fretta di patire il freddo e abbiamo investito in sacchi a pelo in piumino come l'ottmo Ferrino Lightec Duvet, che oltre ad essere caldissimo occupa pochissimo spazio (ripegato diam. 15 x 27 cm). Costa caro, ma sono soldi ben spesi.
- Un buon materassino è essenziale non solo per comfort ma soprattutto per isolare dal freddo del terreno; contro il freddo è ancora più importante del sacco a pelo! I materassini autogonfianti occupano troppo spazio, quindi optiamo per materassini gonfiabili ultralight. Noi utilizziamo l'impareggiabile Exped Downmat (materassino gonfiabile con riempimento isolante in piuma), perché abbiamo trovato un'offerta imperdibile; è in effetti un po' caro.
- Lampada frontale, meglio se piccola e compatta.
Cucina e provviste
Ogni volta che ne abbiamo la possibilità mangiamo cibo locale: è più pratico, è comodo, costa poco, è un'esperienza integrante del viaggio.Tuttavia sulle piste e nei campi bisogna poter essere indipendenti. Ci portiamo quindi da casa un po' di provviste:
- speck e grana in monoporzioni sottovuoto (si conservano praticamente indefinitamente),
- scatolette (preferibilmente senza liquidi, inutile portare il tonno sott’olio di cui ⅓ del peso è sprecato...); tipo insalatissime
- zuppe e risotti liofilizzati
- frutta secca dolce e salata
- latte condensato, caffè solubile, barrette di cereali per colazione
Colazione abbondante, perché a pranzo sulle piste mangiamo “al volo” frutta secca e le monoporzioni. A cena cuciniamo le zuppe o risotti liofilizzati, ma solo se se abbiamo acqua a sufficienza.
Utensili da cucina:
- Un fornellino a benzina, in modo da non dover portare un altro combustibile. Utilizziamo un fornello MSR Whisperlite International, che con la bottiglia più piccola disponibile (325 ml) occupa veramente poco spazio.
- Una grossa tazza di metallo a testa, che funge sia da pentolino che da unica stoviglia
- Un classico set di posate da campeggio separabile a testa.
Acqua
La scorta d'acqua rappresenta, insieme a quella di benzina, il maggior limite per la possibilità di viaggiare in autonomia.- Essenziale il camelback, da almeno 2.5 l.
- Portiamo inoltre due borracce da 1 l su ogni moto. Sul CRF sono fissate alle pedane passeggero con dei supporti di tipo ciclistico; per non perderle occorre fermarle con un anello di gomma ritagliato da una camera d'aria.
- Se si prevede di dover utilizzare acqua non imbottigliata è bene utilizzare un potabilizzatore (Micropur Classic 1T).
Medicinali e igiene personale
- Aspirina e Tachipirina (che sono anche ottimi come dono o merce di scambio in caso di necessità )
- Anti-diarroico
- Antidolorifico
- Disinfettante, garze, cerotto in nastro
- Per viaggi lunghi o più impegnativi è una buona idea portare anche un antibiotico ad ampio spettro, integratori e fermenti lattici in compresse.
- Salviette umidificate, utilissime quando manca l'acqua
- Carta igienica e fazzoletti di carta
- Piccolo asciugamano da viaggio in microfibra
- Molto utile un kit spazzolino+dentifricio da viaggio (con custodia) da tenere a portata di mano nel marsupio o nella tasca della giacca.
Abbigliamento
Oltre all'abbigliamento tecnico da moto, ci sforziamo di limitare al massimo la quantità di abiti di ricambio. In pratica:- una felpa da indossare alla guida quando fa molto freddo
- un pile ed un cappello per il campo alla sera
- al massimo 2 cambi di biancheria per il giorno
- un cambio per la notte
- un paio di scarpette ultraleggere
Per viaggi più lunghi di una settimana occorre quindi prevedere di lavare la biancheria quando possibile, e portare del sapone per bucato. Un problema in questo caso è l'asciugatura: generalmente si riesce a fare il bucato alla sera e si riparte al mattino... con i vestiti ancora umidi.
Borsa "Ride N'Dry" Guglatech |
Comunicazioni
- Una coppia di walike-talkie PMR446 è utile nei passaggi difficili e per perlustrazioni a piedi, e provvidenziale se ci si perde di vista. Ne esistono di tutti i prezzi ma le funzioni sono simili; noi utilizziamo quelli più economici di Decathlon, che sono minuscoli e stanno nel taschino.
- La copertura cellulare si sta espandendo a macchia d'olio. Ad oggi la rete copre quasi qualsiasi zona abitata stabilmente in tutta l'Africa occidentale. Vale quindi la pena acquistare una SIM locale appena
arrivati a destinazione. In praticamente tutti i paesi dell'Africa Occidentale si può acquistare in pochi minuti per pochi euro una SIM alla frontiera o nelle città , anche le più piccole. In genere è richiesta la registrazione dei dati del compratore (bisogna esibire il passaporto), anche se spesso alcuni venditori per fare prima danno SIM registrate a loro nome. (in particolare, i venditori che girano a piedi alle dogane).
In Marocco gli operatori telefonici hanno dei banchetti all'arrivo degli aereoporti (prima di uscire nella zona aperta al pubblico) in cui offrono SIM gratuite ai turisti in arrivo; se arrivate in aereo vale la pena farvene dare una.
In tutti i paesi dell'Africa Occidentale le ricariche sono molto economiche; con pochi euro si può avere un pack da qualche GB di traffico internet, utilizzabile anche per chiamare con skype o whatsapp. - Per traversate lunghe in luoghi remoti portiamo inoltre un telefono satellitare Thuraya per sicurezza in caso di emergenza e per chiamare casa anche dai posti più sperduti nel deserto. Negli ultimi anni non lo abbiamo praticamente mai usato dato che è molto difficile restare fuori dalla copertura della rete cellulare per più di due giorni, per lo meno con l'autonomia che la moto ci consente.
Foto e video
Un Viaggio merita di essere ricordato e vale la pena farlo con delle belle fotografie. Anche se con i cellulari di oggi si possono ormai fare delle belle foto, vale la pena portare una buona macchina fotografica; la scelta dipende naturalmente da quanto si è esperti, appassionati, e disposti a investire su un oggetto che può facilmente danneggiarsi durante il viaggio.... I fotografi "seri" non hanno bisogno di alcun consiglio; per gli altri ecco alcune considerazioni generali:
-
Per percorsi impegnativi è utile avere una macchina compatta, che stia nella tasca della giacca; difficilmente avrete voglia di tirare fuori una reflex dal bagaglio se siete nel brutto.
Ci è capitato di portare anche una reflex; per farlo abbiamo utilizzato uno zainetto monospalla dedicato oltre naturalmente ad una borsa imbottita. Senza però lasciare a casa la compatta. - Le macchine "impermeabili" o "tough" non rischiano di rovinarsi per via della polvere, ma la qualità delle fotografie è minore e questo si vede in condizioni difficili (illuminazione scarsa o non ideale, grande zoom).
- Per quanta attenzione farete, tutte le altre le macchine, compatte o no, patiranno la polvere (bloccaggio della meccanica dello zoom, spot nelle zone chiare delle foto dovuti a granelli di polvere che si insinuano nell'obiettivo). In generale questi problemi non si possono risolvere in modo economico, specie nelle compatte.
- Nel deserto può essere difficile trovare condizioni di illuminazione ideali e spesso non c'è tempo di aspettare la "luce giusta"; però si può fare molto in post-processing con Adobe Lightroom o programmi alternativi come Darktable. Chi ha tempo e voglia di cimentarvisi dovrebbe decisamente scegliere una macchina che salvi in formato "raw".
- Tutto il necessario per ricaricare sulla moto: presa 12V con adattatore 12V-USB e relativi cavi. La presa 12 V non deve essere sotto chiave: difficilmente caricherete la macchina fotografica solo mentre state guidando o da fermi con il motore acceso... per il collegamento fuori chiave sul CRF vedere la nostra sezione tecnica.
- In alternativa, alimentatore USB 12V, che evita di dover portare l'adattatore separato. Se collegato fuori chiave è fondamentale che abbia un interruttore, altrimenti vi scaricherà la batteria. Noi l'abbiamo piazzato sotto la sella (per i collegamenti elettrici leggete qui), in modo da poter ricaricare un powerbank durante la guida. Anche se dichiarati impermeabili questi alimentatori raramente lo sono, è quindi una buona idea proteggerli in qualche modo.
- Batteria di ricambio per la macchina fotografica: non strettamente necessaria se si ha l'accortezza di ricaricarla spesso, ma evita di restare con la macchina scarica sul più bello.
- Noi portiamo anche un treppiede ultraleggero, per realizzare fotografie notturne o autoscatti.
Sistemazione Bagagli
Da tempo utilizziamo un sistema-bagagli che seppur poco comune riteniamo molto pratico. Due zainetti ben legati alle barre paracarene anteriori per tenda, sacco a pelo e materassino. Una borsa sul telaietto posteriore, ricavata da un trolley di tela privato di ruote e manico, per cibo, fornellino, medicinali, articoli per l’igiene personale, e i pochissimi abiti di ricambio. Non intralcia come le borse laterali, e non si rompe in caso di caduta. La capienza è modesta, ma almeno invita a resistere alla tentazione di portare materiale non necessario...
Attrezzi e ricambi sono sistemati nell’XRV in una tasca ricavata in fondo alla sella e nel vano sottosella, e nel CRF in un borsellino fatto su misura che sostituisce la sella del passeggero.
Attrezzi e ricambi sono sistemati nell’XRV in una tasca ricavata in fondo alla sella e nel vano sottosella, e nel CRF in un borsellino fatto su misura che sostituisce la sella del passeggero.
Bibliografia
Preparazione viaggi- C. Scott, “Sahara Overland”, ed. Trailblazer.
Un classico del viaggio in fuoristrada nel deserto, in moto e non. Una vera miniera di ispirazione ed informazioni utili per la preparazione del mezzo, l'equipaggiamento, il viaggio etc. - C. Scott, “Adventure Motorcycling Handbook: A Route & Planning Guide”, ed. Trailblazer. Dello stesso autore di Sahara Overland, ma completamente dedicata al viaggio in moto, è la bibbia del motociclista. Ne esiste anche un'edizione italiana.
Marocco
- J. Gandini, “Pistes du Maroc”, Extrem'Sud editions. In 10 volumi; letteralmente centinaia di migliaia di km di piste descritte in modo minuziosissimo e con punti GPS.
- C. Scott, “Morocco Overland”, ed. Trailblazer.
12000 km delle più belle piste del Marocco, con punti GPS e molti consigli. Aggiornamenti costanti online disponibili qui.
Mauritania
- J. Gandini, “Pistes de Mauritanie”, Extrem'Sud editions.
Ampia collezione di piste, con punti GPS, descritte con minuzia e con moltissimi dettagli storici e geografici. - S. Beallet e C. Ribas, “Mauritanie au GPS”, Editions Takla Makane.
Una collezione veramente notevole di piste, descritte sinteticamente ma con tutti i punti GPS, che copre tutta la Mauritania fino alle regioni più remote. Gli autori le hanno percorse con una 2 CV! Purtroppo questa guida è ormai praticamente introvabile; forse si può ottenere contattando gli autori. - Collection "Découverte de la Mauritanie", Éditions Sépia.
vol. 1: “L'Adrar (I): Atar et ses Environs”
vol. 2: “L'Adrar (II): Les Villes Anciennes”
vol. 3: “Sur la route des caravanes”
Una serie di agili volumi molto ben fatti che oltre ad informazioni chiare su dove andare e cosa vedere, con belle foto a colori, danno indicazioni molto interessanti sui percorsi. Non sono riportati in genere i punti GPS. - A. Gaudio, "Mauritania: alla scoperta delle antiche biblioteche del deserto", ed. Polaris. Una guida ricca di informazioni su cultura, storia e luoghi da visitare. Nonostante siano riportati i punti GPS per alcuni percorsi, la descrizione degli itinerari non è molto dettagliata ed è poco utile per la navigazione.
Tunisia
- J. Gandini, “Pistes du Sud Tunisien a travers l'histoire ”, Extrem'Sud editions. Buona collezione di piste, nel classico stile di Gandini. Il volume non è più in stampa ed è disponibile solo in formato elettronico.
- Robo Gabr'Aoun, "Tunisia. Nel paese delle sabbie bianche tra chott, ksour e piste del sud".
Cartografia
- A scale topografiche, le cartine cartacee esistenti (v. sotto) sono molto datate se non per zone molto specifiche. Le cartine digitali "community-based" OpenTopoMap sono molto migliori, e sono sorprendentemente accurate anche per quanto riguarda tracce in zone remote. Inoltre possono essere caricate su navigatori Garmin.
- Cartine IGN 1:200.000: carte topografiche disponibili per Marocco, Mauritania (100 fogli), Algeria, ecc. , molto chiare e dettagliate. Si trovano online (con un po'di ricerca) scannerizzate e calibrate per GPS. Unico neo, sono piuttosto datate (anni sessanta-settanta), quindi strade e piste non sono necessariamente aggiornate; ma la topografia è comunque accurata.
- Carta Michelin 741 - Africa nord ovest 1:4.000.000 - erede della mitica 953 su cui sono nati i nostri sogni di viaggio... utile per sognare
- Carte Michelin nazionali: 742 - Maroc (1:1.000.000), 744 - Tunisia (1:800.000).
- Carte Reise Know-How: ottima serie di cartine, molto accurate, stampate su supporto resistentissimo, ed adatte ad essere scannerizzate e calibrate. Disponibili a scale ragionevoli anche in molte zone non coperte dalle Michelin. In particolare:
- Westafrika, Küstenländer (1:2.200.000): include tra l'altro Senegal, Mali, Gambia, Guinea
- Senegal, Gambia (1:550 000)
- Marocco (1:1.000.000)
- Tunisia (1:600.000)
- Carta Gizi Map Mauritania 1:1.750.000, carta d’insieme piuttosto aggiornata, è la migliore che abbiamo trovato per questa nazione; non è però adatta per essere scannerizzata e calibrata (il percorso delle strade, anche principali, è del tutto indicativo)
- Carta IGN Mauritanie (1:2.500.000): carta d’insieme poco dettagliata ed un po’ datata (p.es. la strada Nouhadibou-Nouackchott non è ancora riportata). Sconsigliata.
GPS
Abbiamo utilizzato per anni l'indistruttibile Garmin GPS V, che seppur ancora funzionante è troppo piccolo e datato. Abbiamo quindi fatto qualche tentativo con GPS “cinesi” da moto con display a colori, caricandoci OziExplorer e mappe scannerizzate. Il problema di questi dispositivi ecopnomici, oltre al lavoro e le competenze necessario per configurarli (sono roba da smanettoni) è che il display a colori non è assolutamente visibile in pieno sole.
Ci siamo quindi aggiornati e siamo passati al Garmin GPSMAP 276Cx. Costa caro, ma vale ogni euro speso: il display è molto ampio e visibile perfettamente anche in pieno sole, e oltre alle mappe Garmin si possono caricare quelle gratuite di garmin.openstreetmap.nl, o garmin.opentopomap.org. È possibile (smanettando un po') anche caricare cartine scannerizzate e calibrate.
Organizzandosi opportunamente è possibile portarsi dietro un numero virtualmente infinito di mappe e tracce preparate da casa. Per poter però gestire cartografia e percorsi durante il viaggio ci portiamo dietro un piccolo tablet convertibile da 10" con Windows. Questo specifico modello è abbastanza piccolo da stare nel bagaglio, si ricarica con USB (non serve portarsi un alimentatore in più e si può ricaricare direttamente dalla presa che abbiamo messo sulla moto) ed avendo sistema operativo Windows e tastiera/trackpad permette di installare ed utilizzare comodamente tutti i software di cartografia (Garmin BaseCamp, Mapsource, OKMap, etc.).
Interessante questa "guida" sull'equipaggiento. Bravi ragazzi...sicuramente un viaggio indimenticabile!
RispondiEliminaUn piacere leggerlo.
Simone
Hi, what a great trip :)
RispondiEliminaI will go to Mauritania in 1 month with a friend with our Honda 600 transalp.
I will also use a 276CX garmin, could you send me your tracks?
i bought TopoActive Africa v4, from garmin if it can help.
If you have any advice, It would be a pleasure.
thank you
Amaury
buonissimi consigli, BRAVI!
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